Antifona d'ingresso
Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per il suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre con Cristo Signore.
Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per il suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre con Cristo Signore.
Lettera agli Ebrei 13,1-8.
Perseverate nell'amore fraterno.
Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo.
Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale.
Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.
Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l'uomo?
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!
Salmi 27(26),1.3.5.8b-9abc.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.
Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,14-29.
Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Perseverate nell'amore fraterno.
Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo.
Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale.
Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.
Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l'uomo?
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!
Salmi 27(26),1.3.5.8b-9abc.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.
Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,14-29.
Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Monaci Benedettini Silvestrini
Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello!
Oggi è il primo venerdì del mese, dedicato al Sacro Cuore di Gesù. E siamo tutti invitati alla confessione e alla comunione riparatrice al Sacro Cuore: ne otterremo grandi benefici spirituali e la vita eterna da parte di Gesù misericordioso. E nel Santo Vangelo ricordiamo la Decollazione di San Giovanni Battista. Egli è stato eletto da Dio a preparare la venuta sulla terra a Gesù come una Voce che gridava forte nel deserto, chiamando tutti a conversione: a lavarsi nel fiume Giordano per purificarsi dai loro peccati, e per farsi trovare belli puliti, e ben profumati dentro l'anima, dal Signore che viene. E San Marco ci parla dell'estrema testimonianza del Battista, quella del sangue versato per il Messia d'Israele, per il Signore Gesù. Egli venne imprigionato dal re Erode, che non dormiva in pace e tremava, sentendo parlare la gente dell'immenso potere che aveva Gesù, che ormai compiva meraviglie in mezzo al popolo e per tutta la Palestina. San Giovanni Battista venne imprigionato perché aveva richiamato Erode al suo dovere morale: "Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello!". Si trattava di Erodìade, che per questo motivo lo odiava a morte e voleva farlo uccidere... Per questo il Santo Precursore del Signore venne imprigionato. E dopo una danza della figlia, il re perse proprio la testa e fece decapitare il Santo Profeta di Dio... La sua amante Erodìade ebbe la testa gloriosa di San Giovanni Battista su di un vassoio. Vennero i discepoli, presero il cadavere del Santo Battezzatore e lo posero in un sepolcro. E questo fatto lo ricordiamo anche il 29 agosto. Ma prima di chiudere voglio fare ancora una considerazione: cosa direbbe oggi San Giovanni Battista se egli tornasse a predicare in questo mondo moderno, pieno di scandali senza numero, di immoralità di ogni genere, di infedeltà, di divorzi, di convivenze, di aborti, di scandali?... E che fine gli farebbero fare oggi, in questi tempi di corruzione e di tenebra?... E noi che facciamo?!... Si risvegli dentro di noi lo Spirito profetico di Giovanni il Battezzatore! E per questo preghiamo: Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, tua Sposa amatissima!".
Oggi è il primo venerdì del mese, dedicato al Sacro Cuore di Gesù. E siamo tutti invitati alla confessione e alla comunione riparatrice al Sacro Cuore: ne otterremo grandi benefici spirituali e la vita eterna da parte di Gesù misericordioso. E nel Santo Vangelo ricordiamo la Decollazione di San Giovanni Battista. Egli è stato eletto da Dio a preparare la venuta sulla terra a Gesù come una Voce che gridava forte nel deserto, chiamando tutti a conversione: a lavarsi nel fiume Giordano per purificarsi dai loro peccati, e per farsi trovare belli puliti, e ben profumati dentro l'anima, dal Signore che viene. E San Marco ci parla dell'estrema testimonianza del Battista, quella del sangue versato per il Messia d'Israele, per il Signore Gesù. Egli venne imprigionato dal re Erode, che non dormiva in pace e tremava, sentendo parlare la gente dell'immenso potere che aveva Gesù, che ormai compiva meraviglie in mezzo al popolo e per tutta la Palestina. San Giovanni Battista venne imprigionato perché aveva richiamato Erode al suo dovere morale: "Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello!". Si trattava di Erodìade, che per questo motivo lo odiava a morte e voleva farlo uccidere... Per questo il Santo Precursore del Signore venne imprigionato. E dopo una danza della figlia, il re perse proprio la testa e fece decapitare il Santo Profeta di Dio... La sua amante Erodìade ebbe la testa gloriosa di San Giovanni Battista su di un vassoio. Vennero i discepoli, presero il cadavere del Santo Battezzatore e lo posero in un sepolcro. E questo fatto lo ricordiamo anche il 29 agosto. Ma prima di chiudere voglio fare ancora una considerazione: cosa direbbe oggi San Giovanni Battista se egli tornasse a predicare in questo mondo moderno, pieno di scandali senza numero, di immoralità di ogni genere, di infedeltà, di divorzi, di convivenze, di aborti, di scandali?... E che fine gli farebbero fare oggi, in questi tempi di corruzione e di tenebra?... E noi che facciamo?!... Si risvegli dentro di noi lo Spirito profetico di Giovanni il Battezzatore! E per questo preghiamo: Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, tua Sposa amatissima!".
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