Era un venerdì di Settembre e un gruppo di soldati saraceni era penetrato nel chiostro del convento di San Damiano, le suore impaurite erano corse da Chiara per chiederle aiuto. A quel tempo la Santa era malata, ma nonostante tutto si fece accompagnare alla porta, laddove erano i nemici. Era preceduta da una cassetta d’argento racchiusa nell’avorio dentro la quale vi era custodito il S.S. Sacramento, il corpo di Cristo.
Tommaso da Celano nella sua “Leggenda di Santa Chiara Vergine” riporta le parole che ella disse a Gesù in quel momento:
“Ecco, o mio Signore, vuoi tu forse consegnare nelle mani dei pagani le inermi tue serve, che ho allevato per il tuo amore? Proteggi, ti prego, Signore, queste tue serve, che io ora, da me sola, non posso salvare”.Subito una voce, come di bimbo, risuonò alle sue orecchie dal Tabernacolo:“Io vi custodirò sempre!”.
Allora la vergine, con il volto bagnato di lacrime, rassicurò le sorelle:
“Vi dò garanzia, figlie, che nulla soffrirete di male; soltanto abbiate fede in Cristo!”.Fu a questo punto che i famigerati nemici presi da grande spavento, abbandonarono in tutta fretta i muri del convento.