Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 22 Luglio 2013

Memoria di Santa Maria Maddalena

Salmi 63(62),2.3-4.5-6.8-9.

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani.

Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
   
Meditazione del giorno

San Bernardo (1091-1153), monaco cistercense e dottore della Chiesa
Discorsi sul Cantico dei Cantici, n° 28,9
“Chi cerchi?”
    Solo il senso dell’udito può capire la verità, perché solo lui ascolta la parola… “Non mi trattenere”, dice il Signore, cioè perdi l’abitudine di fidarti dei sensi che ingannano, tieni conto piuttosto delle mie parole e abituati alla fede. La fede non può sbagliare, comprende le cose invisibili e non avverte la  mancanza dei sensi. Supera anche i limiti della ragione umana, le pratiche naturali, i limiti dell’esperienza. Perché vuoi comprendere con gli occhi quanto essi non possono sapere? E perché la tua mano cerca di sondare ciò che mai raggiungerà? E’ ben poca cosa quanto essi fanno conoscere di me. E’ della fede parlare di me senza diminuire la mia maestà; impara a credere con più sicurezza e a seguire con più fiducia quanto ti dice.

    « Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre ». Come se dovesse o potesse lasciarsi trattenere una volta salito : sì, senza dubbio, potrà essere trattenuto, ma solamente dal cuore, non dalle mani, dal desiderio, non dagli occhi, dalla fede, non dai sensi. “Perché – dice – cerchi di trattenermi ora…? Non ti ricordi che quando ero ancora mortale, gli occhi dei miei discepoli non hanno potuto sostenere la gloria del mio corpo trasfigurato, quando doveva ancora morire? Ti faccio ancora il favore di mostrarti la mia condizione di servo (Fil 2,7), ma la mia gloria ormai mi allontana da te… Smetti di giudicare…; aspetta dalla fede la luce su questo mistero così grande… Ciò che l’occhio non ha visto, l’orecchio non ha udito, il cuore dell’uomo non aveva immaginato (1Cor 2,9), la fede lo porta come racchiuso e sigillato in se stessa. Per essere degno di trattenermi, mi devi contemplare seduto alla destra del Padre (Mc 16,19; Sal 110,1), non più nella condizione di abbassamento, ma nello stato glorificato. E’ lo stesso corpo, ma sotto un  altro aspetto. Perché vuoi trattenermi nella bruttezza? Aspetta di poterlo fare nella bellezza”.



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