Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 8 luglio 2013

Salmi 91(90),1-2.3-4.14-15ab.
Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
dì al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido".
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio.

Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,18-26.
Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

Meditazione del giorno
San Clemente di Roma, papa dal 90 al 100 circa
Lettera ai Corinzi, § 24-29
 
« La fanciulla non è morta, ma dorme »
    Consideriamo, o carissimi, come il Signore ci mostri continui esempi della risurrezione futura, della quale ci ha dato una primizia in Gesù Cristo, risuscitandolo dai morti. Osserviamo le risurrezioni che avvengono nella legge del tempo. Il giorno e la notte ci fanno vedere la risurrezione. La notte si addormenta, il giorno sorge. Il giorno se ne va, la notte sopravviene. Prendiamo come esempio i frutti. Il seme cos'è, che succede ? Il seminatore è uscito e ha sparso sulla terra diversi semi. Questi, caduti per terra secchi e nudi, marciscono. Poi Dio grande e provvidente li fa risorgere dallo stesso disfacimento, e da un solo seme ne ricava molti, che a loro volta crescono e portano frutti… Riterremo forse strano e sorprendente che il Creatore dell'universo faccia risorgere coloro che lo hanno servito con fedeltà e con la fiducia che dà una fede perfetta ?...

    Le nostre anime stiano attaccate a lui con questa speranza, a lui che è fedele nella promessa e giusto nei giudizi. Colui che ha proibito di mentire (Es 20,16), è ancor più certo che non mente. Niente infatti è impossibile a Dio, fuorché mentire (Ger 32,17; Lc 1,37; Eb 6,18). Ravviviamo dunque la nostra fede in lui e rendiamoci conto che è onnipotente.

    Con una parola della sua onnipotenza ha creato l’universo e con una parola può distruggerlo... Fa ogni cosa quando vuole e come vuole, e nulla verrà meno di quanto egli ha stabilito. Tutto gli sta davanti e nulla sfugge alla sua Provvidenza. 




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