Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 27 dicembre 2013


Antifona d'ingresso
Questi è Giovanni,
che nella cena posò il capo sul petto del Signore:
Apostolo beato, che conobbe i segreti del cielo,
e diffuse nel mondo intero le parole della vita. 

   


Prima lettera di san Giovanni apostolo 1,1-4.
Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita
(poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi),
quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.
Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

Salmi 97(96),1-2.5-6.11-12.
Il Signore regna, esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sono la base del suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Una luce si è levata per il giusto,
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore,
rendete grazie al suo santo nome.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,2-8.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 

 Meditazione del giorno
Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa
Trattato sulla prima lettera di Giovanni (1,1) (Nuova Biblioteca Agostiniana-riv.)
 
« Vide e credette »
   
"Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita" (Gv 1, 14). Questo Verbo fatto carne fino a potersi toccare con le mani, incominciò ad essere carne nel seno della Vergine Maria. Non fu invece a quel tempo che egli incominciò ad essere Verbo, perché Giovanni dice che il Verbo era fin dall'inizio. Dal momento che avete appena sentito ripetere le parole: "In principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio" (Gv 1, 1), potete vedere come Giovanni, nella sua Epistola, sia in perfetta armonia col suo Vangelo.
     
    Qualcuno potrebbe riferire l'espressione Verbo di vita a qualche particolare modo di parlare del Cristo e non allo stesso suo corpo che fu toccato con le mani. Ma osservate le parole che seguono: "La vita stessa si è manifestata" (1 Gv 1, 2). Dunque Cristo è il Verbo di vita. Ma come si è manifestata questa vita? Essa era fin dall'inizio, ma ancora non si era manifestata agli uomini; si era invece manifestata agli angeli che la contemplavano e se ne cibavano come del loro pane. E’ ciò che afferma la Scrittura: "L'uomo mangiò il pane degli angeli"(Sal 77, 25).

    Dunque la Vita stessa si è manifestata nella carne; si è manifestata affinché fosse visto anche dagli occhi ciò che solo il cuore può vedere e così i cuori potessero guarire. Solo col cuore si vede il Verbo; non cogli occhi del corpo. Noi potevamo vedere la carne, ma per vedere il Verbo non avevamo i mezzi. Allora il Verbo si è fatto carne …, onde ottenere la guarigione di quella vista interiore che sola ci può far vedere il Verbo. … "Noi rendiamo testimonianza – dice san Giovanni - e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi"(1Gv 1,2).



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