Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

L'Eucaristia


"A noi che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perchè diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito". (Preghiera eucaristica III)
 
Nel sacramento dell’Eucaristia c’è la radice dell’unità (Koinonia) e della fratellanza (Diakonia) della Chiesa. Nella partecipazione al corpo e al sangue di Cristo si realizza la reale comunione dei cristiani con Gesù e quindi fra di loro. Come Gesù si fa pane spezzato e condiviso per la salvezza degli uomini così i cristiani, a sua imitazione, sono chiamati a diventare pane spezzato per tutti coloro che incontrano nella loro vita.
La dimensione della comunione cristiana è ben esplicitata nell’immagine usata da Gesù della vite e dei tralci:
“Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”.
La comunione della comunità cristiana è frutto, quindi, della comunione con Cristo. Ecco perchè il sacramento dell’Eucaristia istituito da Gesù nell’Ultima cena e celebrato ogni giorno dalla Chiesa, secondo il suo comando:”Fate questo in memoria di me”, è il fondamento della comunità cristiana: nella partecipazione al corpo e al sangue di Cristo si realizza la reale comunione dei cristiani con Gesù e quindi fra loro.
Gli elementi centrali dell’Eucaristia sono il pane e il vino che Cristo ha scelto per rendere attuale il dono della propria vita per la salvezza dell’umanità, e mette in evidenza che Egli è il vero cibo.
Le prime comunità cristiane videro nella composizione del pane e del vino un simbolo dell’unità della Chiesa: come il pane è formato da tanti chicchi e il vino da molti acini d’uva, così la Chiesa, composta da una moltitudine di persone, forma una comunità.
E questa comunità, unita dall’amore di Gesù, deve mettersi al servizio dei fratelli più bisognosi.
Gesù stesso ci da l’esempio da seguire,l’evangelista Giovanni riporta nel suo vangelo l’episodio della La lavanda dei piedi:
 

[1]Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. [2]Mentre cenavano, quando gia il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, [3]Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, [4]si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. [5]Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. [6]Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». [7]Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». [8]Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». [9]Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». [10]Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». [11]Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
[12]Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? [13]Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. [14]Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. [15]Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. [16]In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. [17]Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. [18]Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. [19]Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. [20]In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
In questo episodio Gesù che è Dio si mette al servizio del prossimo e dice a noi di fare la stessa cosa… Non importa il ruolo che rivestiamo nella società, ogni cristiano è chiamato a prestare attenzione ai suoi fratelli, sopratutto se più bisognosi.

Tutti i Sacramenti ci donano la Grazia del Signore Gesù, l’Eucarestia ci dona Gesù stesso, l’autore delle Grazie.

- Il ministro è il sacerdote il quale trasforma il pane nel Corpo di Gesù e il vino nel Suo Sangue dal quale siamo stati lavati da ogni colpa.

Mediante la Consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera reale e sostanziale nel Suo Corpo e Sangue con la sua anima e la sua divinità.
  

La S. Messa è divisa nelle seguenti parti:
·        i riti di accoglienza in cui il celebrante saluta i fedeli e li invita ad una profonda preghiera e spiega il messaggio della Domenica.
·        l’Atto penitenziale in cui siamo chiamati a fare un breve esame di coscienza e a chiedere perdono delle nostre fragilità. Segue il Gloria e la colletta (preghiera).
·        la Liturgia della Parola in cui ci vengono proposti brani della Sacra Scrittura. La prima lettura dall’A.T.; il Salmo Responsoriale dal libro dei Salmi; la seconda lettura da una lettera di S. Paolo o di un apostolo e il culmine, il Vangelo, la Parola di Gesù seguito dall’omelia, dal Credo e dalla preghiera universale.
·        la Liturgia Eucaristica in cui avviene la presentazione dei doni che noi offriamo (offertorio) e il sacrificio, la consacrazione seguita dalla preghiera eucaristica.
·        i riti di Comunione che comprendono la preghiera del ‘Padre nostro’ e la Comunione sacramentale cioè Gesù pane per noi.
·        i riti di conclusione con la preghiera e la benedizione finale. 
 
 
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