Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Taddeo

Giuda, fratello di Giacomo detto Taddeo, cioè "dal petto largo", che vuol dire il "coraggioso", da non confondere con Giuda Iscariota, chiama se stesso servo di Cristo.

Visse in Mesopotamia, in Giudea,in Libia e in Persia dove evangelizzò e fece il missionario. Egli è identificato come il figlio di Alfeo e di Maria di Cleope e fratello di Giacomo minore.

Il nome di Giuda, prima che l'infelice traditore lo rendesse odioso, era uno dei più belli nella storia ebraica. Era stato portato da uno dei figli di Giacobbe, o Israele, e a Giuda si intitolò una delle dodici tribù, quella dalla quale sarebbe fiorito, in Betlemme, terra di Giuda, il virgulto del Messia.

Si  deve a Giuda Taddeo la domanda che fu rivolta a Gesù:" Signore, che cosa è avvenuto, che tu debba manifestarti a noi e non al mondo?". E Gesù gli rispose: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio l'amerà e verremo a lui, e faremo una cosa sola". E' la lezione dell'amore mistico, che Giuda Taddeo provoca con la sua domanda. L'amore di Dio unisce; mentre l'amore di se stessi divide.

Taddeo scrisse una breve lettera, nella quale rimprovera i fomentatori di discordie, che chiama "nuvole senza acqua, portate qua e là dai venti; alberi d'autunno, senza frutto, onde furiose del mare, che spumano le proprie turpitudini; astri erranti, ai quali sono serbate in eterno le tenebre più profonde".

La breve lettera fu giudicata "piena della forza e della grazia del cielo", essa ci fa intravedere la figura di San Giuda come maestro fermo e sapiente che esercitò con zelo e con amore quella missione affidata da Gesù ai suoi Apostoli, prima di lasciare la terra per il cielo.

Taddeo morì decapitato con un’ascia o con una spada. Viene invocato solitamente dai malati,dai poveri contro la miseria e l’angustia del cuore ed è patrono dei casi disperati,degli impossibili e degli affari senza rimedio. I suoi attributi sono:la barca, il bastone da pellegrino e la lancia.


O glorioso apostolo

O glorioso Apostolo S. Giuda Taddeo, vero parente di Gesù e Maria secondo la carne, ricorro a Voi, che siete ben conscio della vostra grande dignità e potenza sul Cuore Divino di Gesù. Per mezzo di questo Cuore Divino io lodo e benedico Iddio per tutte le grazie di cui vi ha ricolmato. Umilmente prostrato davanti a Voi vi supplico con tutto il fervore del mio spirito di rivolgere su di me il vostro sguardo pietoso.
Oh! Accogliete le mie povere preghiere e non permettete che la fiducia riposta in Voi rimanga delusa. 
A Voi il Signore ha concesso il privilegio di aiutare l'umanità nei casi più disperati. 
Oh! Venite adunque in mio soccorso, perché io possa esaltare le misericordie di Dio. 
Vi prometto di esservi riconoscente per tutta la mia vita e di essere sempre un vostro devoto, finché verrò, come spero, a ringraziarvi per tutta l'eternità lassù nel cielo. Amen.

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