Questa è Roccasecca, un paese immerso nel verde, spesso mi ritrovo a pensare che c’è talmente tanto ossigeno da rischiare di venirne soffocati (naturalmente scherzo). E’ un piccolo centro e le persone si conoscono, quasi, tutte tra loro. Per questo motivo penso che le celebrazioni religiose legate alla Settimana Santa, siano molto suggestive e coinvolgenti.
Voglio mettere in evidenza soprattutto la processione del Venerdì Santo che si snoda per le vie principali del paese. I bambini e le donne disposti su due file parallele guidano l’intero corteo, e la strada è illuminata dalle luci dei ceri che ognuno porta con se.
Il letto di morte di Gesù precede la statua di Maria Addolorata, ambedue trasportati da uomini devoti e da membri della Confraternita della Madonna del Carmine. Dietro Maria prende posto il lungo corteo. La banda musicale del paese accompagna Gesù e tra un pezzo e l’altro si recita il Santo Rosario.
Nel lungo percorso la processione effettua varie soste, laddove alcune persone devote hanno posizionato un tavolino ricoperto da una tovaglia bianca, per far si che le due statue possano essere appoggiate e dare modo al sacerdote di impartire una benedizione speciale.
Ai bordi delle strade, vengono accesi dei falò, e la processione prosegue il suo viaggio al calore del fuoco che si propaga per il paese. Vengono intonati canti e preghiere, il tutto con la massima partecipazione e il minor “brusio” possibile. Terminato il percorso stabilito Gesù e Maria rientrano in chiesa, sostano un attimo davanti al portone, il tempo necessario affinchè il sacerdote impartisca la benedizione finale e tutto ha termine.
Una nota folkloristica del mio paese
Per contro vengono offerti loro dei doni di natura “casareccia”, il più delle volte si tratta di uova o vino. Tutto ciò che viene raccolto è diviso tra i componenti alla fine della giornata.
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