Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

San Giuseppe

Sposo di colei che sarebbe stata Madre del Verbo fatto carne, Giuseppe è stato prescelto come “guardiano della parola”. Eppure non ci è giunta nessuna sua parola: ha servito in silenzio, obbedendo al Verbo, a lui rivelato dagli angeli in sogno, e, in seguito, nella realtà, dalle parole e dalla vita stessa di Gesù.
Anche il suo consenso, come quello di Maria, esigeva una totale sottomissione dello spirito e della volontà. Giuseppe ha creduto a quello che Dio ha detto; ha fatto quello che Dio ha detto. La sua vocazione è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa.
La sua obbedienza a Dio comprendeva l’obbedienza all’autorità legale. E fu proprio essa a far sì che andasse con la giovane sposa a Betlemme e a determinare, quindi, il luogo dell’Incarnazione. Dio fatto uomo fu iscritto sul registro del censimento, voluto da Cesare Augusto, come figlio di Giuseppe. Più tardi, la gioia di ritrovare Gesù nel Tempio in Giuseppe fu diminuita dal suo rendersi conto che il Bambino doveva compiere una missione per il suo vero Padre: egli era soltanto il padre adottivo. Ma, accettando la volontà del Padre, Giuseppe diventò più simile al Padre, e Dio, il Figlio, gli fu sottomesso. Il Verbo, con lui al momento della sua morte, donò la vita per Giuseppe e per tutta l’umanità. La vita di Giuseppe fu offerta al Verbo, mentre la sola parola che egli affida a noi è la sua vita.


Preghiera per il giorno di San Giuseppe

Ti onoriamo, o glorioso San Giuseppe! perché sei il Santo più ono­rato del cielo e della terra. Dio Padre ti onorò affidando alla tua custodia il suo Figlio Gesù e la sua Figlia Maria, i due tesori più amati del suo cuore. Dio Figlio ti onorò chiamandoti Padre, obbedendoti e affidando la sua vita e la sua cura nelle tue mani. Lo Spirito Santo ti onorò consegnan­doti la sua Sposa, la Vergine Maria, come tua sposa. Gesù e Maria, dopo averti onorato standoti sottomessi per trent'anni consecutivi, assistette­ro alla tua preziosa morte. La Chiesa ti onora istituendo feste in tuo onore, chiamandoti Patrono della Chiesa Universale, assicurando che degno di sommi onori e lodi. I Santi e i fedeli, tutti ti invocano con perseveranza, con entusiasmo e amore sempre cre­scente, come Santo senza eguali, che soccorre in tutte le necessità, che difende in tutte le difficoltà, consola in tutte le tribolazioni, e protegge in tutte le disgrazie della vita, e in modo speciale, nell'ora della morte. In dignità e grazia, in santità e glo­ria, non troveremo nessun altro Santo, dopo Maria, più onorato da Dio e dagli uomini che Te, glorioso Patriarca. Cosa non potresti ottenere, benedetto Santo, in favore dei tuoi devoti? Le tue suppliche hanno la forza di un comando con Gesù e Maria. Chi è come Te, che in cielo può chiamare Figlio il Re della gloria e Sposa Maria, Regina del cielo e della terra? Tutti speriamo e confi­diamo in Te, perché in vita possiamo conoscere, amare e servire Gesù, Maria e Te, e dopo la nostra morte godere in Vostra compagnia la mise­ricordia eterna dell'Altissimo. Amen.



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