Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Seconda domenica d’Avvento anno B

 SECONDA DOMENICA DI AVVENTO ANNO B

Antifona d'ingresso
Popolo di Sion,
il Signore verrà a salvare i popoli
e farà sentire la sua voce potente
per la gioia del vostro cuore. (cf. Is 30,19.30) 
Dal libro del profeta Isaìa (Is 40,1-5.9-11)

«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».

Salmo 84
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. (salmo cantato scarica mp3   pdf)

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (2Pt 3,8-14)

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,1-8)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Meditazione

Il Signore viene. L'annuncio continua a risuonare durante queste settimane di attesa. Giovanni grida: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.



Cos'è questa conversione di cui parla Giovanni?, egli chiede una vera e profonda trasformazione, un cambio di mentalità, di direzione, per intraprendere una nuova via. Bisogna effettuare un passaggio :“mi pento quindi mi ricredo”, prima la penitenza, con l’esame dei propri errori e, poi, la speranza, una nuova ripartenza.

La conversione più vera è quella che non ci porta solo ad ascoltare e ad acconsentire, il cristiano è colui che ha il coraggio di uscire dalle proprie abitudini, di abbandonare una fede stanca, di non essere prigioniero di riti formali, di gesti meccanici e abituali, non basta fare solo buoni propositi, è necessario lasciarsi raggiungere dalla Parola del Signore, accogliere Gesù nel Natale significa essere attenti a chi ci sta accanto tutti i giorni.

Il Signore, infatti, si manifesta spesso nelle persone che ci sono vicine quotidianamente e chiedono il nostro affetto e la nostra attenzione. Egli non se ne sta chiuso in Paradiso, Egli è in mezzo a noi, e invocando la sua Grazia sono certa che possiamo riconoscerlo.

Inoltre egli proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Un nuovo battesimo, dice Giovanni Battista, non più solo acqua ma anche mediante lo Spirito Santo. Infatti il nostro battesimo non è solo battesimo mediante l’acqua ma anche mediante lo Spirito: (Colossesi 2, 12) “Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo in lui siete stati insieme resuscitati”.

Il battesimo è morte dalla condizione di peccatore ed inizio di vita nuova.

E’ lo Spirito Santo che ci fa Chiesa, è mediante Lui che ci riuniamo, è per la sua grazia che possiamo dire “Abba Padre” a Dio. E’mediante lo Spirito che possiamo provare la gioia per la “buona novella” e portare testimonianza dei benefici ricevuti dal Signore. E’mediante lo Spirito che in noi si innesta la speranza in Cristo Salvatore.

O M E L I A
a cura di
Qumran2.net
 Monaci Benedettini Silvestrini 
 L'esilio è finito!

"Nell'orazione odierna così ci rivolgiamo al buon Dio: "Padre di ogni consolazione, che agli uomini pellegrini nel tempo hai promesso terra e cieli nuovi, parla oggi al cuore del tuo popolo, perché in purezza di fede e santità di vita possa camminare verso il giorno in cui manifesterai pienamente la gloria del tuo nome". Chiediamo di approssimarci al santo Natale percorrendo una via nuova in "purezza di fede e santità di vita", per comprendere al meglio la manifestazione della gloria del Signore, per fare cioè un buono e santo Natale. Isaia ci garantisce che l'esilio derivante dal peccato è finito finalmente, "La tribolazione è compiuta e la colpa e scontata". Già si apre la via del ritorno. Nel deserto senza segnali e senza strade, dove facilmente ci si smarrisce, si apre una via nuova, sicura, la voce di Giovanni è il segnale che riconduce a Cristo: lo stesso Figlio di Dio grida al mondo "Io sono la Via, chi segue me non cammina nelle tenebre". Occorre soltanto riconoscere nella Verità le nostre colpe, mostrarci sinceramente pentiti e riprendere la via della santità, come ci dice l'Apostolo Pietro. In questa luce comprendiamo meglio la missione di Giovanni Battista, inviato a preparare la via al Signore, con la sua estrema umiltà, con l'inflessibile austerità, con un battesimo di conversione per avere il perdono dei peccati. Si dice di lui che è l'ultimo e il primo dei profeti, ma possiamo anche dire che è il primo degli apostoli: sarà lui infatti a battezzarlo nelle acque del Giordano, lui ad additàrlo al mondo come l'Agnello che toglie i peccati del mondo, lui infine a testimoniare con il martirio la sua indefettibile fedeltà.

 La Parola di Dio si fa preghiera.


Forse abbiamo smarrito la tua presenza, o Dio,
e confondiamo Gesù con cose poco importanti.
Corriamo il rischio di non apprezzare il dono
che ci viene fatto perchè nessuno è come te
e non c’è parola che possa lontanamente
oscurare o coprire quella del tuo Figlio.
Siamo presi dal luccicare passeggero
di qualche stella cadente e abbiamo perduto il
desiderio di contemplare Te, vera luce e farci
illuminare da Te nel profondo, i nostri cuori.
E’ per noi, dunque, oggi, il grido del Battista.
“Preparate la strada del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri”:
è l’invito ad una conversione sincera,
che trasformi veramente la nostra vita
e dichiari senza timore dove è il male
che rende oscuri i nostri cuori
e ci impedisce di incontrarti.




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